Tennis e Moda binomio vincente : l’universo NIKE.
La nostra storia nel mondo dell'accoppiata TENNIS e MODA continua con uno dei loghi universalmente più famosi al mondo : il mitico "baffo" NIKE... Nata nel 1967 , questa azienda…
La nostra storia nel mondo dell'accoppiata TENNIS e MODA continua con uno dei loghi universalmente più famosi al mondo : il mitico "baffo" NIKE... Nata nel 1967 , questa azienda…
...Natale con con i tuoi , Pasqua ? Faccio il cambio dell'armadio !!!! E per saperne di più sulle tendenze moda P/E 2015 prosegui la lettura !!! Quante di voi,…
Guida ragionata per non commettere errori dopo aver ricevuto un invito a nozze... ...E siamo dunque giunti alla seconda puntata della nostra guida al tanto desiderato, agognato ma anche complesso…
…piccoli, gratuiti, preziosi CONSIGLI e SUGGERIMENTI sul sospirato, sofferto, complesso, agognato giorno del MATRIMONIO, firmate per voi dalla Bellasignora.
Questa prima puntata sarà ovviamente riservata ai protagonisti del gran giorni, gli SPOSI, ma non preoccupatevi, nella prossima avrò un occhio di riguardo anche per i genitori, i testimoni, gli amici e anche gli animali da compagnia. Non mancheranno inoltre le torte, i segnaposti, le bomboniere, le foto e tutto quanto fa WEDDING PARTY !!!
SE SEI LA SPOSA…
Scegli un tema ! Che tu sia rock o romantica, etnica o bucolica, neohippy o tradizionale, l’importante è che il tuo giorno speciale abbia una linea guida, alla quale abbinare dalle decorazioni floreali al menu, dalle musiche ai tessuti, senza tralasciare ovviamente l‘abito …
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Festa di nozze tra il campestre, il country e il romantico….
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…che bello sposarsi in spiaggia !!!
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…tradizionale ma non troppo…
Scegli il vestito! Ricordati chi sei, non strafare, copriti le spalle se sei in chiesa, calibra il velo in base alla tua altezza, se ami i colori usali pastello e abbina un bouquet in gradazione, se è giorno la mezza lunghezza è sempre molto chich, se finisce in festa cambiati per l’occasione .Tieni a disposizione uno scialle, una pashmina, un coprispalle, purtroppo il tempo può sempre cambiare…
Il caro amico David Fielden, da me interpellato, ha mandato una valanga di foto della sua suggestiva collezione, eccone alcune a dimostrazione della sua geniale creatività…Ispirata alla compagnia di danza dei Balletti Russi propone outfit in tulle con applicazioni in paillettes e pizzo, motivi floreali in raso beige, stampe di rose, romantici dettagli di fiori e petali.
P.S. se proprio l’abito tradizionale non fa per te, opta per tailleur pantalone, pigiama palazzo, tuniche o vestitine scivolati, in una parola sii te stessa !
Scegli le scarpe ! Occhio al tacco se il tuo futuro marito non è proprio un giocatore di basket, cerca di indossarle per qualche ora e gratta la suola per evitare scivoloni, prepara anche quelle comode per il ballo e offri ciabattine di riserva anche al resto della rappresentanza femminile, ti ringrazieranno di cuore. (altro…)
Vi avevo già accennato, in uno dei primi post del blog, che la mia preziosa ghost writer ha ormai da tempo scoperto un’ importante intolleranza al glutine, e quanto, negli anni, mi fossi ingegnata a supplire a tale problematica. Non più tardi di qualche giorno fa, grazie ad un volantino gentilmente consegnatomi dalla suddetta, mi è stato caldamente e “disinteressatamente” consigliato di partecipare ad un delizioso corso di cucina in collaborazione con Mamey che poteva (e così ha fatto) migliorare decisamente le mie competenze in materia.
Domenica mattina, ore 9 Ristorante Amarcord: un variopinto mondo di persone provenienti da varie zone d’Italia si ritrovano per uno scopo comune: IMPARARE. C’è la nonna che lo fa per la nipote, la mamma con la figlia celiaca, il signore che ha appena scoperto di non andare davvero d’accordo col glutine, la sottoscritta che dopo anni di” fai da te” desidera una guida sicura e competente.
Provate ad immaginare una cinquantina di persone sapientemente fornite di grembiuloni bianchi e ben disposti intorno a tavole coperte da tipiche tovaglie quadrettate in attesa di cimentarsi nell’ostico mondo della panificazione gluten free. Ed eccolo il nostro tutor : stazza importante, faccia simpatica da guascone siculo- toscano, parlantina entusiasta, sorriso aperto, cipiglio saldo, in una parola lo chef MARCO SCAGLIONE (vincitore 2011, 2012 del Trofeo Nazionale di alta cucina senza glutine).
Giovane ma esperto, amante del conviviale e come tale capace di creare un’atmosfera rilassata ma attenta, questo simpatico ragazzo ha iniziato ad affascinare la classe tenendola in pugno con autorevolezza e competenza. Davanti a noi ciotole con farine specifiche, lieviti di cui fino al giorno prima ignoravo perfino l’esistenza, bicchierini con sale, olio e mix di ingredienti per farcire i panini che sarebbero venuti al mondo. Il mio gruppo era infatti destinato alla creazione di sfilatini e pagnottelle, ma c’era ovviamente anche la zona Pizza e quella pro Focaccia, il tutto creato in funzione dell’ ambizioso ed ambito buffet finale. (altro…)
STORIA, CURIOSITA’, VOLTI DI UN MITO CHE NON PASSA MAI DI MODA : il JEANS e tutto quello che gli gira intorno…
Care Bellesignore e cari Beisignori, sono nuovamente con voi per esaminare un altro dei trend di questa ormai imminente Primavera/Estate 2015 : l’intramontabile DENIM & JEANS.Sarà questa la prima parte, quella dedicata alla storia e alle curiosità di questo incredibile tessuto che non ha mai conosciuto momenti bui nè tanto meno crisi….
Questa volta, prima di passare all’analisi delle passerelle (cosa che avverrà nel prossimo post) ho deciso di aprirvi il mio armadio… ebbene si’, la vostra Bellasignora ha una passione esagerata per il jeans, declinato in tutte le salse! Forse troverete volumi non attualissimi, ma le idee originali, quelle non mancheranno di certo ……
O.k., lo confesso, io in denim posseggo pure il pigiama in un un favoloso tessuto chambry (più leggero e morbido) e le lenzuola firmate Ralph Lauren, per sonni da vera Bellasignora.
UN PO’ DI STORIA…..
Parliamo di DENIM: il nome deriva dalla città francese di NIMES, che già nel XV secolo era in concorrenza con Chieri, in Piemonte, per la produzione di un fustagno molto robusto, di colore blu tinto col guado (una pianta erbacea infestante). Una volta diventato più abbordabile il prezzo del cotone, questo tessuto divenne l’ideale per gli abiti da lavoro, anche ovviamente per la sua robustezza. La produzione chierese venne trasportata al porto di GENOVA dove la tela veniva usata per i sacchi delle vele delle navi e per coprire le merci. Successivamente gli americani ne storpiarono il nome: la sua famosa tonalità BLU, il blu di Genova, o meglio il bleu de Genes divenne il BLUE JEANS! Pare ormai certo che la rivalità tra le 2 città si risolse a vantaggio di quella italiana, ove avvenne per la prima volta il passaggio da rurali pezzi di tessuto ad una idea di INDUMENTO a vantaggio di marinai e portuali.
Nel XVI secolo iniziò poi la grande esportazione dal porto genovese, dopo il successo europeo dovuto in parte alla qualità e in parte all’accessibilità del prezzo.
La data fondamentale nella storia del denim rimane il 14 Marzo 1853 quando un mercante bavarese, MORRIS LEVIS STRAUSS, arrivò in California per aprire un negozio di tessuti mischiandosi tra la moltitudine disperata dei cercatori d’oro. La leggenda vuole che il giorno dello sbarco gli venne chiesto un paio di calzoni che lui stesso fabbricò con un telo da tenda rimastogli. Successivamente si associò col sarto JACOB DAVIS che completò con rivetti metallici in rame di rinforzo le cuciture dei pantaloni, stratagemma necessario per rendere ancora più resistenti gli indumenti che venivano indossati da minatori, mandriani, agricoltori, nonché divisa di operai della ferrovia, “miners” e cowboy.
I jeans in Europa arrivarono nell’immediato dopoguerra, i primi LEVIS furono commercializzati nel 1959, il resto è STORIA…
CURIOSITA’: DALLA MINIERA ALLA PASSERELLA…..
Dagli anni ’50 in poi il denim, sotto forma di blue jeans e non solo segna una svolta epocale nel mondo della moda, fino ad allora dominato dagli esclusivi atelier. Gli States, il Rock ‘roll, ELVIS e JAMES DEAN ed ecco il 5 tasche trasformarsi da capo da lavoro a MUST quotidiano, resistente , confortevole, ribelle, innovativo.
Gli anni ’60 lo vedono protagonista anche dell’universo femminile, ricco di testimonial eccellenti, una su tutte la stilosissima BRIGITTE BARDOT.
Negli anni’70 denim significa” contro” ovvero anticonformismo, figli dei fiori, hippy, zampa d’elefante e sotto sotto glamour…
Gli anni ’80 li vedono strappati e strapazzati dal punk, ma anche decorati, dipinti, ricamati, agghindati….
Siamo agli anni ’90, i volumi sono largotti, i fondi arrotolati, la vita decisamente alta…
Il nuovo secolo segna con prepotenza un rinnovo del denim che diventa anche collezione di lusso con linee appositamente dedicate, passerelle e capsule collection specifiche.
…E IN ITALIA ?
Sono i fratelli Bacci i primi che in quel di Campi Bisenzio trasformano un azienda produttrice di abiti da lavoro (siamo nel 1949) in creatrice (nel 1952) del primo jeans italiano, l’epico ROY ROGER’S, così chiamato in onore di un avventuriero ambulante che vagava tra i ranch a riparare il denim e che incarnava alla perfezione il mito del sogno americano. Ed è solo l’inizio, nel 1958, sempre in Toscana, nasce la RIFLE dei fratelli Fratini, mentre negli anni ’70 Urbania e il suo comprensorio diventano ufficialmente la BLUE VALLEY, per l’eccezionale produzione per le più importanti aziende leader del settore (Trussardi, Pop 84, Carrera, El Charro). Il Veneto, terra manifatturiera per eccellenza, è l’altro grande polo italiano di produzione e attualmente ricopre il ruolo di ambasciatore nel mondo del denim italiano, grazie alle numerose aziende di punta che vi hanno sede. Marchi popolari in tutto il mondo come Carrera (VR), Gas (VI), Replay (TV), Diesel (VI), Pepper e Americanino (PD) sono nati già negli anni ‘70 e ‘80 con un successo sempre crescente.
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…C’è Lucio a Modena, andiamo ? Dalla- Morandi a Bologna, muoviti a prendere quei biglietti!!!
…e quei biglietti, grazie al cielo li ho presi….ti ho visto in concerto tante volte Lucio, feste più che concerti, con dentro sorprese, ospitate (come quella volta che introducesti un giovane di belle speranze, tale Biagio Antonacci).
Fondamentalmente era come venire a casa tua, era tutto così normale, autentico, solo musica, liriche, talento e quell’autoironia sottile decisamenteun po’ emiliana che mi riconciliava con la vita…. Al post concerto, poi, tutti a cercare un’ osteria, magari sotto le due Torri, magari trovavamo anche te pronto a goderti la cucina e l’alternativa notte bolognese…
Sotto la tua casa, Lucio, ci sono tornata un anno fa, in una sorta di doveroso pellegrinaggio col sottofondo (omaggio della tua città) delle tue melodie… Anche io mi sono sentita un po’ a casa e l’idea che tu fossi nelle tue stanze, tra le tue belle opere d’arte, magari davanti al piano pronto a partorire nuovamente qualcosa di magico, era più che reale…
E la tua casa, adesso, la tua Bologna la apre al pubblico per tre giorni di festa,” A casa di Lucio “ in occasione dell‘evento che la Fondazione Lucio Dalla ha organizzato dal 2 al 4 Marzo…
I biglietti sono volati, ma io a Bologna verrò comunque….tanti amici famosi ti ricorderanno all’interno di quell’ appartamento intriso di ricordi (da Caterina Caselli a Renzo Arbore, da Gianni Morandi a Noemi e ancora Alessandro Haber, Piera Degli Esposti,Ornella Vanoni, Samuele Bersani…). Non avrò il privilegiato accesso a quelle stanze, ma magari saranno loro, i tuoi amici talentuosi, nella generosa comunità dell’arte, ad affacciarsi al terrazzo per potere rendere di molti quello che è per pochi….
Consiglio caldamente a voi, care Bellesignore e cari Beisignori, di ascoltare la cronaca affidata ad Ernesto Assante e Gino Castaldo con 2 speciali puntate di Webnotte su Repubblica.it, mentre il regista Ambrogio lo Giudice, autore di molti videoclip di Lucio, riprenderà ogni momento della 3 giorni per farne un programma televisivo. Ma la festa sarà anche in strada, in piazza dei Celestini comparirà un pianoforte dove chi vorrà potrà dedicarti la canzone preferita del tuo repertorio mentre il ristorante Da Cesari, quasi una tua seconda casa, proporrà un menù opportunamente dedicato… (altro…)
La nostra macchina del tempo, alla ricerca dell' indissolubile legame tra lo sport del tennis ed il mondo della moda, ci riporta questa volta a tempi recenti, tempi in cui le tenniste…
Ebbene sì, parafrasando il celebre slogan istituzionale mi sono fatta davvero questa domanda... ecco, di seguito,le mie conclusioni. ....Non avreste potuto implorare la mamma intenta a sfogliare "Oggi" appena spacchettato dal…
Avrete capito che la Bellasignora è una tipa originale, quindi vuole festeggiare San Valentino a modo suo, ovvero con TUTTI! La guida che seguirà, dunque, sarà onnicomprensiva, dal cane al…