Roland Garros story, tennis e moda di nuovo a braccetto.
Con il re dei tornei della terra rossa in arrivo la vostra Bellasignora, che alla forma ed alla eleganza ci tiene, ha voluto scorrere, in veloce carrellata gli outfit tennistici più significativi sfoggiati in quel di Parigi.
Un viaggio nella moda, nel costume, nell’agonismo e nello stile come specchio dei tempi che cambiano ma dei campioni che restano.
All’ombra della tour Eiffel l’evoluzione del tipico completino è stata tanto eclatante quanto rapida fino a raggiungere le innovazioni degli ultimi anni in fatto di materiali e fit.
In attesa di vedere le ultime novità create appositamente per il Roland Garros 2017, vogliate gradire un viaggio nel tempo che, sono certa, non mancherà di stupirvi.
Il bianco e nero
Classe da vendere per Max Decugis vincitore di ben 8 edizioni del Torneo a partire dal lontano 1903 fino al 1914. La giacca bordata e la polo dal colletto smilzo sono dei veri capolavori.
E che dire di Henri Cochet, uno dei leggendari 4 moschettieri di Francia? Per lui ben 5 titoli (tra il 1922 e il 1932) ed un look da antologia tra il classico v neck ed il calzone bianco e morbido di ordinanza.
Un altro moschettiere, Jean Borotra, vincitore nel 1921 e nel 1931, dall’outfit impeccabile. Total white e baschetto antisole, che classe!
1925, 1927, 1929, questi gli anni vittoriosi al Roland Garros per Rene Lacoste da tennista ad imprenditore sfoggiando classe, eleganza, una raffinatissima coppola candida e l’emblema del coccodrillo.
L’impareggiabile stile di 2 leggende: Fred Perry (vincitore nel 1935) e lo stilosissimo Barone Gottfried Alexander Maximilian Walter Kurt von Cramm (campione nel 1934 e nel 1936). Strepitosi i calzoni dalle rigorose pences, impeccabile lo smanicato e la polo allacciatissima, curatissime e patinate le acconciature.
Ancora l’elegantissimo barone in compagnia del fenomenale Don Budge vincitore nel 1938. Assolutamente perfetta la giacca doppiamnete bordata, interessante la lunghezza delle maniche.
Verso il colore
Ken Rosewall, vincitore del 1953 e del 1968 e Rod Laver leader nel 1962 1969, praticamente 2 miti. Le pences rimangono anche sui calzoncini corti, le polo si rinnovano con il colletto a camicia, i polsini diventano un must.
Il nostro Nicola Pietrangeli, due volte campione nel 1959 e nel 1960. Un trionfo di bianco, un fit ancora morbido e tanto stile.
New looks
Il 6 volte vincitore Bjorn Borg (1974, 1975, 1978, 1979, 1980, 1981), dal look così inconfondibile quanto davvero inimitabile. I fit si fanno decisamente più slim, si impone la fascia tergisudore, fanno capolino le righe verticali.
Trionfo italiano nel 1976 per Adriano Panatta essenziale nel suo bicolore con calzoncino insolitamente più corto.
Tutta la gioia di Yannick Noah nel 1983. Il colore, se pur tenue, prende spazio e si unisce alle righe, tocco in più il polsino giamaicano.
Geometrie alla riscossa
Da Ivan Lendl (1984, 1986, 1987) passando per Michael Chang (1989) e Jim Courier (1991, 1992) un unico comun denominatore: geometrie, grafismi, accostamenti cromatici osé, righe, rombi, quadri.
Colore!
Uno stroboscopico Guga Kuerten vincitore nel 1997, 2000 e 2001, tavolozza di colore dalla testa ai piedi, calzini compresi.
The King of clay, Rafa Nadal, forte delle sue 9 vittorie (2005, 2006, 2007, 2008, 2010, 2011, 2012, 2013, 2014), in un tripudio di fluo, smanicati, super polsini e scarpe rigorosamente combinate.
Hanno fatto storia i calzoncini scacchiera di Stan Wawrinka nel 2015, abbinati a bande orizzontali, in un inedita combinazione grigio-geranio.
Rigore: quello di Nole Djokovic nel 2016. Bicolore con linee di separazione precise ed il nero protagonista.
Buon torneo a tutti!