’72/’74: IL GLAM BOWIE.
Gli anni tra il 1972 ed il 1974 hanno indubbiamente segnato un nuovo confine tra immagine, suoni e costume, una svolta epocale dove finzione e realtà hanno preso corpo in un personaggio reale ed altrettanto alieno: Ziggy Stardust, messaggero terreno dei veri abitanti delle stelle. In questa epoca la teatralità raggiunge nuovi livelli di ispirazione, l’immagine corre su un filo sottile di androginia quasi extraterrestre ed il look diventa commistione con culture e mondi diversi: dal teatro Kabuki a Stanley Kubrik passando per la straordinaria collaborazione con il geniale stilista giapponese Kansai Yamamoto.
Spazio dunque alle immagini in grado di dimostrare nuovamente l’incredibile avanguardia e modernità di scelte estetiche ancora oggi fonte di ispirazione delle più importanti passerelle al mondo.
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Tocchi iconici ormai entrati nell’immaginario collettivo:il rosso acceso e puntuto dei capelli, fantasie sfacciatamente combinate, ingenui completini in maglia effetto hand made, accenti orientali, ricami preziosi, volumi esagerati, zeppe clamorose.
“Ho sempre avuto un bisogno ripugnante di essere qualcosa più che umano. Mi sentivo molto debole come umano, e ho pensato ‘Voglio essere superumano'”.