Il ritorno in cucina con un gustosissimo spezzatino con patate.
Ovvero, vi prego toglietemi la ghost writer di torno, portatela ad un concerto, inventatevi qualcosa, ma per carità non fatela entrare in cucina. Dall’ultima volta è riuscita a fondermi la macchinetta del caffè, bruciare le zucchine ripiene dando la colpa al gatto (caporedattore per intenderci), rifiutarsi di cuocere un petto di pollo ( troppo complicato), spegnere il forno senza aprirlo con il risultato di far letteralmente seccare le patate e lamentarsi perché, in fin dei conti, non può fare tutto lei…
Idea!!! Facciamole fare un post, quello le viene sicuramente meglio…
Dunque, ciò che sta per seguire è la letterale trasformazione di una banale dettatura di ingredienti e passaggi in un succulento secondo che mi auguro sia in grado di rianimare il vostro palato e rallegrare la grigia umidità di queste prime giornate autunnali.
Per portare in tavola una padella che si faccia dare del lei di spezzatino e patate consiglio di valersi dei seguenti ingredienti ( e nel caso di un aiuto cuoco migliore del mio e, credetemi, ci vuole davvero poco):
600 grammi di lonza di maiale da tagliare successivamente in cubotti di media dimensione;
600 grammi di patate che faranno più o meno la stessa fine;
1 bicchiere di buon vino bianco (salute!);
300 ml di brodo vegetale (fatto con il dado o con le verdurine in carne ed ossa, tutto è concesso);
250 ml di rustica di pomodoro (rustica, non passata, più grossolana e densa);
4/5 cucchiai di misto per soffritto ( anche in questo caso home made o surgelato in base a quello che passa il vostro frigo);
sale, olio ed annessi e connessi al momento dovuto.
Tutti pronti a proseguire? (come diceva uno dei miei prof. quando metà della classe languiva e l’altra metà ronfava) ?
Versate nella padella il misto di verdure per soffritto in poco olio, fatelo scottare ed unite, una volta infarinati a dovere (per me con l’opzione gluten free), i filettini di carne.
Rosolateli, regolateli di sale, sfumate con il vino e continuate la cottura per 10 minuti circa a fuoco medio (occhio all’orologio ed al vostro aiuto cuoco).
Di seguito versate il pomodoro, ed il brodo regolandovi a piacere, coprite il padellone con apposito coperchio e proseguite la cottura a fuoco minimo per 20/30 minuti circa.
Unite infine le patate, terminando la cottura sempre a coperchio rigorosamente chiuso per un’altra mezz’oretta almeno.
E a questo punto, quando un delizioso profumino avrà invaso la vostra cucina ed io, nel frattempo, avrò allontanato il mio molesto caporedattore dai suoi innumerevoli tentativi di assalto al fortino di ciccia e patate, potrete passare alla fase successiva:
Si mangiaaaaaaaaa!