Gli 80 anni (il 22 Marzo) magnificamente portati della bellasignora del tennis italiano:Lea Pericoli.
Auguri Lea, auguri di cuore ad una signora che ha sudato, pianto, lottato, vinto, gioito e soprattutto che mai si è arresa….
Splendida Lea, sempre, sul campo o davanti alla telecamera, competente Lea, in qualità di scrittrice, giornalista di moda o conduttrice televisiva, elegante Lea, dai rigorosi tailleur di Armani ai maliziosi completini tutti rouches e piume corredati dalle non poco conturbanti culottes in pizzo…
Ricordo chiaramente una delle prime volte che la vidi calcare la terra rossa: un mix di femminilità e sinuosità da far girare la testa, uniti ad una tenacia che molti rappresentanti del genere maschile avrebbero voluto avere….
Ogni colpo come fosse l’ultimo, così incredibilmente elegante anche quando il sudore le imperlava la fronte rischiando di sgualcire il ricercato completo di turno. Fisico impeccabile da indossatrice che l’adorabile Ted Tinling esaltò con quei tanto meravigliosi quanto audaci completini da lei indossati con la disinvoltura della primadonna.
Vita avventurosa la sua, la tanto amata Africa nell’adolescenza famigliare di un papà caparbio imprenditore in Etiopia , la scoperta del tennis da autodidatta, la nascita di una campionessa adorata da uomini importanti ed invidiata da donne che avrebbero voluto essere come lei.
Sono gli anni del tennis tra dolcevita, Hollywood e Cinecittà, non si guadagna tanto, si arrotonda col poker, si frequenta il jet set. E Lea vince, eccome se vince, in singolo, in doppio, in doppio misto.
Che il compagno sia Nicola od Adriano il risultato non cambia, Lea non la ferma nessuno. Nicola, l’amico di sempre, il belsignore del tennis italiano, il fratello compagno di avventure, il gentiluomo con cui la simbiosi e la complicità è totale, che i tempi siano buoni o bui. Adriano, ragazzaccio sfrontato ma rispettoso onorato di poter giocare con la divina. Compagni di doppio sostanzialmente simili nell’indolenza che li accomuna in una vita che avrebbe potuto essere molto più ricca di vittorie ma fondamentalmente anche molto più noiosa….
Tante vittorie e 27 i titoli italiani, e dopo ? Lea non si ferma, non si ferma mai, diventa giornalista nell’era geniale di Montanelli al Giorno, ama la moda e ne sa scrivere con gusto, e anche la televisione la vuole. Programmi innovativi, giochi a quiz, telecronache, a Lea riesce tutto, con quella stessa classe che tanti le invidiavano in campo.
E scrive anche bene Lea, libri pieni di passione, di ricordi e di vita .
Ascoltarla e vederla per me hanno sempre significato una cosa sola : serenità. Lea è così. Tenacemente attaccata alla vita che tante volte l’ ha messa alla prova, sconfiggendo un avversario di nome tumore più di una volta, impegnandosi, poi, per chi questa partita la sta ancora giocando.
Ora gioca a golf e ovviamente bene, ancora ad inseguire una pallina, perchè, come dice lei :”nella vita precedente dovevo essere un cane….”
Non 80, cara Lea, ma 4 volte 20!!!! Anni di una vita che tu continui ad amare così intensamente non lasciandotene scappare nemmeno un secondo, grata di quello che hai avuto, meritato, sudato (in tutti i sensi). Madrina indiscussa ed immagine di uno sport nel quale c’è sempre un altro set da vincere, un altro colpo da inventare, un altra palla da colpire con grinta.
Game, set, match e tanti auguri di cuore cara Lea.