Continuano le serate di festa e proseguono i miei consigli cinematografici, questa volta ispirati dallo sport che ha contrassegnato la mia vita:il tennis!
E’ davvero straordinaria la serie di titoli che in un modo o nell’altro utilizzano il tennis per trattare temi che variano dal serio al faceto, metafore di vita o semplicemente caratterizzazioni di lati comici al limite del trash.Tutti al cinema, andiamo ad incominciare…
Incredibile pensare che non sia ancora stato realizzato alcun biopic su uno dei tanti leggendari campioni non solo dell’epoca attuale…forse troppo duro l’allenamento per i giovani ed aitanti attori ?
Sicuramente John Mc Enroe e la sua bonaria follia sarebbero un materiale interessante cosi come il kid di Las Vegas , quell’ Andre Agassi il cui best seller Open potrebbe essere già una buona base per una sceneggiatura ….
Ma torniamo a noi , partendo con un titolo impegnativo , affascinante quanto drammatico :Il giardino dei Finzi Contini.
Tratto dal romanzo di Giorgio Bassani, il film , diretto da un magistrale Vittorio De Sica , narra le vicende di una famiglia ebrea di Ferrara. Rimaste epocali le immagini che ritraggono i ragazzi giocare a tennis nel campo privato dei Finzi Contini unico modo per aggirare il divieto delle leggi razziali; il film si conclude ancora sul campo da tennis quando , dopo la deportazioni , i protagonisti proseguono la loro partita al sottofondo del kaddish, lamento funebre ebraico.
Sul filo del rasoio un altro film che ho adorato, Match Point del geniale Woody Allen, che già precedentemente ha usato il tennis come pretesto e sfondo in pellicole come Zelig, Stardust Memories ed Io e Annie con una strepitosa Diane Keaton.
Inquietante la figura dell ex tennista divenuto maestro presso un prestigioso club londinese e della sua ascesa nell’ Upper Class senza alcun scrupolo…
La pallina da tennis e il suo improbabile rimbalzo divengono metafora del significato della vita e di quanto i colpi di fortuna possano modificarla a seconda della parte in cui cade…
Cinismo, ambizione, crudeltà per una commedia noir tra le più riuscite dell’ultimo Woody.
E per finire (ma ce ne sarebbero tanti altri) una sfida tennistica che tutti una volta nella vita dovrebbero vedere, quella tra il ragioniere Renzo Filini ed il collega Ugo Fantozzi nel primo capitolo della saga …
Permettetemi qui non solo di citare ma anche ringraziare un caro amico, il Maestro Fabio Frizzi a cui si deve la colonna sonora , memorabile e riconoscibile quanto la sopracitata scena …e allora buone risate… Il cinema a casa mia non finisce qui…
…segue…